Campofilone
“… così benedetta da Dio di bellezza, di varietà, d'ubertà, tra il degradare dei monti che difendono, tra il distendersi dei mari che abbracciano, tra il sorgere de' colli che salutano, tra l'apertura delle valli che arridono…” così Giosuè Carducci descrive la bellezza della Regione Marche.
Campofilone è immerso nel verde della collina Marchigiana, situato sulla destra del fiume Aso, a soli 3 KM dal mare. Giulio Amadio nella Toponomastica Marchigiana ne farebbe risalire il nome “Campus Fullonus” a un possesso o uno stabilimento di tintori o lavandai dell'età liburnica (VII sec. a.C); dai ritrovamenti di tombe Picene e altri reperti archeologici conservati nel museo di Ancona, si può anche indicare la presenza Picena già nel VII-VI secolo a.C. Come dimostrano due monumentali reperti di età imperiale (un serbatoio idrico a pianta longitudinale e un tratto di consolare adriatica a spina di pesce), la presenza romana ben si radicò e articolò sul territorio. In epoca repubblicana (III sec. a.C.) Campofilone era passo obbligato per quanti dalla vicina colonia di Cupra si recavano alla colonia di Fermo e viceversa.
Il centro storico nasce intorno ad una importante e ricca Abbazia benedettina dedicata a San Bartolomeo Apostolo, che viene costruita sui resti di una villa romana e di un tempio pagano, e da questa si sviluppa l'incasato che intorno al XIII sec. d.C. diventò libero comune sottoposto dal XIV sec. d.C. alla giurisdizione di Fermo. Infatti lo stemma del paese, il leone rampante con la spada e la fascia dorata su tre montiin campo azzurro, simboleggia il potere comunale nell'amministrare la giustizia (la spada) insieme all'ordine religioso(tre monti in campo azzurro) e la divisione e la responsabilità nel rispetto compiti dei due poteri (fascia dorata).
Grazie alla sua posizione collinare lungo la costa adriatica tra San Benedetto del Tronto e Fermo, il paese domina la bassa valle dell'Aso coniugando, in uno splendido affresco naturale, il verde della campagna marchigiana con l'azzurro del mar Adriatico. Le vie e gli scorci raccontano ancora le vicende secolari di un insediamento romano prima e di un lungo controllo dei vescovi fermani poi. Al centro storico, racchiuso da solide mura che ne proteggono l'integrità e le bellezze di un tempo, vi si accede percorrendo un breve viale alberato reso unico da maestosi pini secolari. Il borgo, di forma affusolata, sorge lungo una via principale in cui si affacciano i principali edifici alle cui spalle si apre un labirinto di vicoli, a tratti coperti da volte a botte e a crociera e che, di tanto in tanto, lasciano intravedere la bellezza del panorama che lo circonda: il calmo mare Adriatico, le dolci colline fino ad arrivare alle vette imbiancate dei monti Sibillini.
Passeggiando per le vie si sente ancora il profumo dell'antichissima tradizione culinaria: da sempre viene prodotta una specialità gastronomica di gran pregio i “Maccheroncini di Campofilone”, una pasta all’uovo tagliata a mano in finissimi fili: una tradizione che risale almeno al 400 e di cui si parla anche nei documenti dei monaci benedettini.
Oggi apprezzati in tutto il mondo.
Riferimenti
Sindaco: Giovanni Feliziani
Piazza Umberto I 1, - 63016 Campofilone
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