Rete Natura 2000 e Rete Ecologica Regionale

La Rete Natura 2000 è il principale strumento della politica dell'Unione Europea per la conservazione della biodiversità. Si tratta di una rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell'Unione, istituita ai sensi della Direttiva 92/43/CEE "Habitat" per garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario. La rete Natura 2000 è costituita da Zone Speciali di Conservazione (ZSC) istituite dagli Stati Membri secondo quanto stabilito dalla Direttiva Habitat, e comprende anche le Zone di Protezione Speciale (ZPS) istituite ai sensi della Direttiva 79/409/CEE "Uccelli".

La Rete Ecologica Regionale ha lo scopo di favorire l'integrità dei processi ecologici e di mitigare la frammentazione del territorio, in particolare quello compreso tra le Aree Protette, per conservare la vitalità delle popolazioni e delle comunità animali e vegetali. Per tali finalità è stato prodotto un Sistema Informativo con i dati raccolti nel corso dei monitoraggi effettuati prevalentemente nel sistema di Siti Natura 2000.

Rete Ecologica Regionale (REM)

Siti di Importanza Comunitaria (SIC)

IT5330004 - Monte Bove

IT5330005 - Monte Castel Manardo – Tre Santi, esteso per circa 1.519 ha sul territorio dei comuni di Bolognola, Sarnano, Amandola e Montefortino; si tratta di un’area di grande importanza perché comprende al suo interno un vasto lembo di faggeta, densa e compatta; il principale elemento di vulnerabilità dell’area è rappresentato da una strada carrabile, con notevole traffico turistico nei mesi estivi.

IT5340015 - Montefalcone Appennino - Smerillo, esteso per circa 547 ha sul territorio degli omonimi comuni; rilievo alto-collinare di natura marnoso-arenacea con consistente copertura forestale di boschi cedui di caducifoglie; l’interesse è dato dalla presenza di boschi tipici della fascia di transizione  fra il piano collinare e quello montano; si tratta di un’area con vegetazione naturale, ma isolata in un contesto prevalentemente destinato all’agricoltura intensiva.

IT5340013 - Monte Porche - Palazzo Borghese - Monte Argentella

IT5340019 - Valle dell’Ambro, esteso per circa 2.346 ha sul territorio dei comuni di Bolognola, Ussita, Amandola e Montefortino; tipica valle calcarea di origine fluviale, ricca di acque ed ambienti quali: saliceti riparali, boschi di cerro e faggio sui versanti, pascoli primari di composizione floristica particolarmente ricca e varia; pur oggetto di interventi antropici nel corso dei secoli, si tratta di un’area poco vulnerabile in un ottimo stato di conservazione.

IT5340020 - Valle dell’Infernaccio – Monte Sibilla, esteso per circa 3.213 ha sul territorio dei comuni di Montefortino, Montemonaco e Castelsantangelo sul Nera; valle incassata tra pareti rocciose ripide e strapiombanti nel settore centrale dei Sibillini, con presenza di faggete e pascoli primari, racchiude molteplici aspetti ambientali e vegetazionali di grandissimo valore per la loro unicità; l’area non presenta rilevanti problemi di vulnerabilità, fatta eccezione per l’ecoturismo e la realizzazione di nuovi insediamenti.

Elenco Siti di Importanza Comunitaria (SIC)

Bozza Misure di Conservazione SIC IT5340015 MONTEFALCONE APPENNINO – SMERILLO

 

Zona di Protezione Speciale (ZPS)

IT5330029- ZPS23 - Dalla Gola del Fiastrone al Monte Vettore – estesa per 25903,116 ha di cui 4391,34 ha sul territorio dei comuni di Montefortino e Amandola e gli altri nei comuni della Provincia di Ascoli Piceno (Arquata del Tronto, Montegallo e Montemonaco) e di quella di Macerata (Acquacanina, Bolognola, Caldarola, Camerino, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Fiastra, Pievebovigliana,  San Ginesio, Sarnano, Ussita e Visso).

Elenco Zone di Protezione Speciale (ZPS)

Ultima modifica 10/feb/2015
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