Nel pomeriggio di giovedi si è svolto il primo incontro del nuovo anno del Tavolo di Sviluppo presso la sede della Provincia di Fermo.
Una ripartenza contrassegnata anzitutto dal risultato ottenuto con la proroga di due mesi per la scadenza del Bando di Invitalia relativo all’area di crisi complessa per i progetti superiori ad 1 milione di Euro, proroga per la quale il Tavolo aveva sollecitato la Regione Marche a farsi parte attiva nei confronti del MISE. Ma la ripartenza dell’attività del Tavolo è stata orientata soprattutto ad una disamina della situazione attuale del sistema economico, produttivo e sociale territoriale e le sue interconnessioni nazionali ed internazionali. Sicuramente una fase difficile, complessa caratterizzata da un’incertezza su tutti i fronti e soprattutto sul timore di cosa succederà a questo territorio quando termineranno tutti i sostegni all’economia di questo periodo contrassegnato dall’emergenza sanitaria del Covid.
Diverse le proposte e soprattutto condivisione totale sull’esame effettuato e sulle proposte presentate dagli attori del Tavolo. In particolare è stata evidenziata la necessità di lavorare su due livelli:
- uno di breve termine nel quale affrontare le urgenze che il territorio ed il settore economico locale si trova a dover sfidare nell’immediato: la necessità di creare reti di imprese, le problematiche legate alla finanza (si stima che circa il 30% di aziende potrebbero chiudere per mancanza di credito), la ripartenza dei cantieri edili, gli ammortizzatori sociali. Da qui la necessità di mettere in moto nel minor tempo possibile tutte le leve necessarie a far ripartire un’economia ormai piegata su se stessa con le conseguenze che possiamo immaginare sul mondo del lavoro;
- un livello di medio e lungo termine, più di tipo programmatorio, che riguarda essenzialmente tematiche quali l’internazionalizzazione, la digitalizzazione e soprattutto programmazione su come investire le risorse che arriveranno non solo dal Recovery Fund ma anche dai Fondi Europei (2021-2027)
Tutto ciò non potrà che essere esplicitato in una visione del territorio che sarà contenuta in un Documento/Patto per il lavoro e lo sviluppo del Fermano, documento sul quale si sta lavorando e che vede la persona ed i suoi bisogni al centro dell’attenzione e quindi un’attività che guardi non solo alla parte prettamente economica quindi lavoro ed imprese ma che sia allargata ai Diritti ed alla Salute dei singoli.
Con un’unica consapevolezza che il Tavolo di Sviluppo e competitività, oltre ad essere una esperienza unica per il nostro territorio, continua ad esserne motore di sviluppo (l’ottenimento dell’area di crisi complessa con i 30 milioni di euro che ha portato sul territorio ne è un esempio) ed elemento importante ed essenziale nei rapporti con tutte le Istituzioni sovraordinate.
L’attività programmata comporterà la necessità di un allargamento del Tavolo ad altre Istituzioni oltre alla CCIAA anche l’Università e chiaramente la Regione. A breve è stato infatti programmato un incontro con l’Assessore Regionale con delega all’area di crisi Avv. Guido Castelli al quale oltrechè presentare il lavoro svolto andrà aperto un colloquio diretto su quelle che sono le proposte di lavoro.