Pubblichiamo la risposta del Presidente Fabrizio Cesetti all’interrogazione sul depuratore di San Marco alle Paludi, presentata dal Consigliere Saturnino Di Ruscio.

Per quanto riguarda la premessa corre l’obbligo precisare che:

 

1) Le funzioni di Programmazione e Controllo delle attività e degli interventi necessari per l'organizzazione e la gestione del Servizio Idrico Integrato, sono in capo agli ATO.

Parallelamente le funzioni attribuite alla Provincia, ai sensi della normativa vigente (D.Lgs. n° 152/06, L.R. n° 10/1999 e D.G.R. n° 639/02, modificata con la L.R. n° 23/2002) in materia di autorizzazioni allo scarico di acque reflue sono:

  • Autorizzazioni allo scarico su corpi idrici superficiali (fiumi, laghi, torrenti, fossi ecc.) o sul suolo di acque reflue industriali e acque reflue urbane;
  • Autorizzazioni allo scarico degli impianti di depurazione per il tempo necessario al loro avvio.

 

2) Non può riguardare la Provincia la eventuale partecipazione della Ditta Ecoelpidiense alla gara per la costruzione del depuratore; né si comprende la necessità di tale premessa da parte dell’interrogante.

Non risultando, tra l’altro, che detta Società abbia partecipato alla gara, lascio ad altri ogni commento!

 

3) Per quanto riguarda la discussione dell’interrogazione Donzelli questa rientra nelle prerogative dello stesso Consigliere ed alla stessa ha risposto per conto dell’Amministrazione Provinciale l’Assessore Vallesi e tutta la documentazione relativa alla discussione, se del caso, potrà essere richiesta dal Consigliere Di Ruscio.

 

4) E’ legittimo che esponenti politici del PD o di qualsiasi altro partito presenti in qualsiasi consesso esprimano opinioni, anche di contrarietà, rispetto alla scelta di ubicazione del depuratore e, quindi, non si comprende la finalità dell’ultimo capoverso della premessa.

Del tutto inconferente con le finalità dello strumento dell’interrogazione è, altresì, il richiamo al Consiglio Comunale di Fermo, al Sindaco del Comune di Porto S.Elpidio e all’Amministratore della Ecoelpidiense.

 Per quanto riguarda le specifiche domande del Consigliere Di Ruscio si precisa quanto segue:

 

A) relativamente al punto n° 1 dell’interrogazione: ovviamente si è a conoscenza della nota dell’assessore Amagliani, anzi si precisa che era in risposta ad una nostra nota e che successivamente si è svolta una apposita riunione sulla problematica in oggetto anche per verificare la possibilità di delocalizzare l’impianto in questione; è opportuno, inoltre, evidenziare che da informazioni assunte (in forma verbale dall’Ufficio Ambiente di questa Provincia) presso il Ministero dell’Ambiente, Divisione III Tutela delle risorse idriche dall’inquinamento, inerenti il rispetto della direttiva 91/271/CE e la conseguente procedura di infrazione n° 2034/2004, si è appreso che tale procedura è stata superata ed ad oggi il territorio della Provincia di Fermo non è interessato dal relativo procedimento.

Si precisa, inoltre, che parallelamente è in corso di accertamento (pre-contenzioso) da parte della C.E., il rispetto della direttiva 91/271/CE per gli agglomerati NON CONFORMI > 2.000 A.E. (Abitanti Equivalenti) dove può rientrare di nuovo l’agglomerato di Fermo, ma tale procedura avrà tempi lunghi e, quindi, nell’immediato - sulla base di quanto mi viene riferito dagli Uffici - non ci sono rischi di sanzioni per il territorio.

 

B) Relativamente al punto n° 2 dell’interrogazione: questo Presidente non era - né era tenuto ad essere - a conoscenza dell’incarico dato al dipendente provinciale in quanto la norma prevede che è competenza del Dirigente del Settore di appartenenza autorizzare tali richieste.

L’autorizzazione allo svolgimento degli incarichi a dipendenti dell’Amministrazione conferiti da altre pubbliche amministrazioni e da terzi è disciplinata dall’art. 47 del Regolamento sull’Ordinamento degli Uffici e Servizi.

Detta norma prevede che il Presidente venga informato soltanto nel caso in cui l’autorizzazione venga concessa al Dirigente da parte del Direttore Generale o, in caso di mancata nomina, dal Segretario Generale.

Risulta, pertanto, che il Dirigente con nota prot. 11203 del 21/03/2011, ha autorizzato lo svolgimento dell’incarico in argomento, previa verifica della sussistenza dei presupposti previsti dalla medesima norma regolamentare e “verificate le condizioni di compatibilità soggettiva, circa la non interferenza tra l’attività extraistituzionale e quella ordinaria attinente allo svolgimento dei compiti di istituto, in modo da consentire in ogni caso di dare all’adempimento puntuale dei compiti di istituto una prevalenza assoluta nell’attività del dipendente”.

Ovviamente, questo Presidente controlla periodicamente le autorizzazioni al personale dipendente concesse ex art. 47 del R.O.U.S. al fine di verificare se vi siano ricadute negative per quanto riguarda l’attività della Provincia.

 

C) Relativamente al punto n° 3 dell’interrogazione: ritengo del tutto corretto e rispettoso nei confronti dei cittadini e degli elettori che un grande partito come il PD manifesti il proprio dissenso nei confronti dell’ubicazione del depuratore in argomento. Un PD che pur essendo una componente essenziale della maggioranza non ha mai condizionato l’azione della Istituzione Provincia dimostrando di avere un grande senso delle istituzioni.     

E questo è tanto vero che la Giunta Provinciale all’unanimità con atto n° 228 del lontano 16/09/2010 ha “espresso parere favorevole di conformità con la normativa vigente, relativamente alla variante per realizzazione impianto di depurazione Basso Tenna adottata definitivamente dal Comune di Fermo con Delibera di Consiglio Comunale n. 56 del 17.05.10” facendo però rilevare “all’Amministrazione comunale proponente l’opera pubblica in variante al PRG la assoluta inopportunità della scelta operata relativamente alla localizzazione proposta poiché pregiudizievole per la salvaguardia dell’ambiente, del

paesaggio e delle vocazioni delle zone di territorio interessate.”

Non risulta che esponenti del PD della Provincia si siano accaparrati incarichi o cercato commesse.

Non rientra nelle competenze del Presidente della Provincia esprimere giudizi in ordine all’opportunità da parte di esponenti politici di accaparrarsi incarichi o cercare commesse, ma purtroppo si deve in effetti constatare che è prassi abbastanza diffusa soprattutto tra i politici che si trovano senza più un ruolo.

Per quanto riguarda l’incarico assunto dal Geom. Vallasciani, per le modalità valga quanto sopra riferito.

Come Presidente devo, però, sottolineare che il Geom. Vallasciani ha sempre eseguito, come esegue, con puntualità, competenza e precisione le funzioni alle quali è preposto e, tra l’altro, mi corre l’obbligo sottolineare che su mia espressa richiesta non ha dato la sua disponibilità ad assumere eventualmente il ruolo di Assessore al Comune di Fermo.

Nel caso di specie, inoltre, l’incarico è stato conferito da un Ente pubblico come il CIIP, presieduto dal Geom. Alati voluto fortemente in quel ruolo dal Consigliere Di Ruscio, quale Sindaco di Fermo, e con il mio contributo.

E questo, unitamente alla specifica preparazione culturale e professionale del dipendente Vallasciani, credo possa rappresentare una garanzia.

 

D) Relativamente al punto n° 4 dell’interrogazione: per quanto già detto e come sa bene il Consigliere Di Ruscio, questo Presidente ha sempre seguito, come segue, con estrema attenzione la problematica del Depuratore San Marco Paludi tanto che vi sono stati incontri immediatamente dopo l’insediamento con tutti i soggetti coinvolti ai quali ha partecipato lo stesso Di Ruscio, in qualità di Sindaco di Fermo, per tentare soluzioni alternative, ma in tali occasioni è stato sempre obiettato che era tardi.

La Provincia, in ogni caso, attraverso il Presidente e l’Assessore all’Ambiente continuerà sempre a fare, come ha fatto finora, la sua parte anche per quanto riguarda tale problematica nell’interesse esclusivo dei cittadini, disponibile a collaborare ed aperta al leale contributo di tutti.

 

Fermo, li 29 Giugno 2011

                                                                                              Il Presidente

                                                                                  On. Avv. Fabrizio Cesetti