In apertura della Conferenza provinciale delle Autonomie Locali, convocata lo scorso 24 maggio presso la Sala Consiglio, il Presidente Fabrizio Cesetti a nome dell’intera Giunta si è congratulato con i neo Sindaci di Fermo ed Ortezzano, Nella Brambatti e Giusy Scendoni, presenti all’incontro, oltre che con Remigio Ceroni e Giulio Conti, primi cittadini di Rapagnano e Monte San Pietrangeli.

Un saluto è stato rivolto anche ai numerosi Consiglieri provinciali in sala, oltre al Presidente Luigi Marconi. Un segnale, ha ribadito Cesetti, di grande attenzione e rispetto nei confronti dei Sindaci.

Tra i punti all’Ordine del Giorno, l’adozione definitiva dello schema della variante normativa delle norme tecniche di attuazione del vigente Piano Territoriale di Coordinamento e del P.T.C. adottato definitivamente con Delibera del Consiglio provinciale di Ascoli Piceno n. 90 del 6 giugno 2007.

“Il 14 ottobre 2010 il Consiglio provinciale di Fermo - ha spiegato il Presidente Cesetti - ha adottato una variante al vigente PTC a tutela del territorio, che è risultata molto apprezzata dai Sindaci e dai cittadini.

Lo schema, al Punto 3, recita: al fine di tutelare i valori naturalistico-vegetazionali nelle aree agricole ed il paesaggio rurale, quale elemento di particolare pregio anche dal punto di vista turistico e ricettivo, nell’allegato A sono individuate le massime superfici occupabili per la realizzazione di impianti, reti tecnologiche a terra, servizi tecnici ed amministrativi per le reti telefonica, elettrica, idrica del gas, per la depurazione delle acque, impianti di trattamento dei rifiuti, impianti industriali fotovoltaici, biomasse, eolici e simili che impegnano ampie superfici di suolo, in zone classificate agricole dagli strumenti urbanistici comunali, fatte comunque salve le opere pubbliche. Al fine di limitare il consumo di suolo tali impianti e reti dovranno essere ubicati preferibilmente in aree previste nei vigenti PRG comunali o in zone produttive.

Al Punto 4 è invece scritto: per quanto attiene la realizzazione di serre in zone agricole debbono essere utilizzate strutture leggere, amovibili, e privilegiare coperture in PVC, plexiglass e simili e risultano, quindi, vietate strutture portanti in muratura e in cemento armato o simili e coppi, pannelli o elementi prefabbricati sulla copertura. Sono ammesse soluzioni di chiusura orizzontale con elementi costruttivi della copertura o pannelli che garantiscano una adeguata quota di soleggiamento ed areazione con una superficie massima ombreggiante di mq. 200”.

La Conferenza, dopo gli interventi da parte dei numerosi Sindaci presenti, ha approvato il documento all’unanimità con un solo astenuto.

Una variante, ha voluto ribadire Cesetti, a tutela dell’integrità del territorio dal proliferare indiscriminato di impianti di qualsiasi tipo. “L’atto è stato sì impugnato da Confindustria e dalla precedente Amministrazione comunale di Fermo, ma noi abbiamo resistito in giudizio, convinti della necessità della nostra azione. Di grande importanza è poi il parere della Conferenza delle Autonomie Locali, vale a dire degli Amministratori del territorio, che su questo tema ci hanno più volte chiesto di limitare gli insediamenti in aree di pregio ed il voto odierno della stessa Conferenza dimostra la piena sintonia della Provincia con i Sindaci”.

Successivamente sono stati esaminati gli indirizzi consiliari per la redazione del nuovo PTC della Provincia di Fermo. Nella sua relazione, l’Assessore all’Urbanistica Renzo Offidani ha spiegato come la Provincia di Fermo sia fortemente intenzionata a confrontarsi con gli Amministratori del territorio.

“Mi piacerebbe che questo confronto continuasse nel tempo - ha sottolineato - fino all’approvazione definitiva del PTC. Credo che questo sia il modo migliore per governare un’area vasta, in sintonia ed in sinergia con tutti i Comuni e naturalmente con gli Enti e le associazioni presenti. Su questo Piano è nata una grande aspettativa, anche da parte di operatori e cittadini, e dobbiamo trovare una sintesi unitaria.

Al PTC si dovranno poi rapportare tutti i Piani Regolatori, i Piani Attuativi, le Varianti e quant’altro, sapendo che la programmazione dei Comuni spetta, ovviamente, alle stesse Amministrazioni ed ai Consigli comunali.

Voglio dire una cosa chiara: penso che in una fase storica complicata come quella attuale ci sia più bisogno della programmazione pubblica.

Il Piano dovrà naturalmente rispettare i Piani sovraordinati e sappiamo che la Regione Marche sta provvedendo ad approvare una delibera, fino alla riforma della Legge Urbanistica, in cui sono previste modifiche importanti e significative. Siamo pronti a ragionare e capire come, insieme alla Regione, si possa riuscire a costruire un governo del territorio regionale, provinciale e comunale.

Inoltre, il PTC dovrà misurarsi con le tematiche dello sviluppo e della tipologia di sviluppo che vogliamo per il futuro. Pensiamo al consumo del territorio: possiamo continuare come è avvenuto negli ultimi anni, oppure dobbiamo pensare a qualcosa di diverso, invertendo la tendenza? Dai dati che i nostri uffici stanno elaborando, vediamo che c’è un consumo del territorio molto alto. Basta pensare alle numerose aree industriali presenti e ai lavori in corso d’opera per la realizzazione di altre. Penso anche a strutture importanti costruite continuamente fuori dai centri storici.

Dovrebbe anche essere l’occasione per tentare un riequilibrio tra le varie zone e questo presuppone forme incentivanti, qualificazione dei servizi, collegamenti diversi e sostenibili.

I centri storici si stanno spopolando, anche di servizi, a partire dai piccoli Comuni per arrivare ai più grandi. Ecco perché è importante puntare sulla riqualificazione del patrimonio storico e di quello più recente, indirizzando l’investimento pubblico e privato verso questa direzione.

E poi la cultura, il turismo, le varie forme di agricoltura, il risparmio energetico: occorre fare del Fermano un territorio delle eccellenze e delle qualità, per attrarre turisti e sviluppare altri comparti economici.

La risposta, quindi, non può essere quella di continuare a costruire capannoni che rimangono vuoti, ma piuttosto quella di dare servizi, realizzare infrastrutture viarie e telematiche.

Altro problema serio è la modifica del sistema della mobilità nella sua interezza, ragionando su quella metropolitana di superficie lungo la costa che avevamo già ipotizzato.

Ecco perché siamo obbligati a guardare alla prospettiva, puntando ad uno sviluppo sostenibile ed in questo lungo percorso, che vede coinvolti tutti gli uffici della Provincia, saranno preziose tutte le indicazioni dei Sindaci dei 40 Comuni”.

“Una cosa voglio mettere in chiaro fin dalle linee di indirizzo - ha concluso il Presidente Cesetti - e cioè che i privati verranno coinvolti, ma non saranno loro ad assumere le decisioni sul futuro di questo territorio. Li sentiremo, creando per loro le condizioni migliori per poter investire ed aiutare a crescere il Fermano, facendolo diventare più competitivo, ma al contempo siamo ben consapevoli di come un’Amministrazione persegua fini ed interessi pubblici. Il passato deve servirci da esempio: troppo spesso i privati hanno condizionato in modo irreversibile lo sviluppo, ma per noi, per questa Giunta, è l’interesse pubblico che deve rimanere sul ponte di comando di quella che abbiamo definito la nave Provincia”.

All’unanimità l’approvazione dei Sindaci, anche in questo caso con un solo astenuto.