Dal 29 aprile al 9 maggio 2011sarà esposta presso le Piccole Cisterne di Fermo la mostra fotografica “Ausencias”, promossa dall’Assessorato alla Cultura e all’Immigrazione della Provincia di Fermo, in collaborazione con Madres de Plaza de Mayo - Linea Fundadora, l’Associazione Famiglia Argentina e Latinoamericana delle Marche, l’Istituto per la Storia del Movimento di Liberazione di Fermo e 24marzo Onlus.

L’iniziativa ha ottenuto il Patrocinio dell'Ambasciata Argentina in Italia, dell’Assemblea Legislativa delle Marche e del Comune di Fermo. L’inaugurazione, che si terrà venerdì 29 aprile, alle 17.30, vedrà la partecipazione, oltre che dell’autore Gustavo Germano e di Marina Mantecòn Fumado dell’Ambasciata argentina in Italia, anche di Vera Vigevani, rappresentante delle Madri di Plaza de Majo ed un reading dal romanzo “Le irregolari” di Massimo Carlotto, curato dai giovani argentini che vivono a Fermo.

Il titolo “Ausencias” (assenze) rimanda proprio al vuoto che i desaparecidos (i dissidenti argentini che si ribellarono al regime dittatoriale tra il 1976 e il 1983 e che a migliaia sono stati assassinati) hanno lasciato.

L’autore della personale fotografica, fratello di un desaparecido, dotato di una forte sensibilità umana ed artistica, documenta il vuoto visivo, specchio di una perdita anche affettiva che le vittime del regime hanno lasciato nei luoghi da loro vissuti e nei cuori delle persone care.

L’artista, partendo dal materiale fotografico di alcuni album di famiglia, illustra quindici casi attraverso i quali si dà un volto all’universo di coloro che non ci sono più: attivisti politici, studenti, operai, professionisti, intere famiglie. Trent’anni dopo, Germano accompagna con la sua macchina fotografica i parenti e gli amici negli stessi luoghi dove furono scattate quelle foto, che lui ricompone mettendo in risalto l’assenza delle persone scomparse; essi stessi rivendicano lo spazio che avrebbero dovuto occupare le persone amate.

“E’ una mostra di grande valore morale ed artistico - commenta l’Assessore provinciale Giuseppe Buondonno - che la Provincia ha voluto portare a Fermo e di cui ringrazio l’autore, l’associazione 24marzo Onlus e l’Ambasciata Argentina in Italia. Non è solo un doveroso tributo alla memoria di giovani e persone che sono morte per la libertà, del loro popolo e di tutti noi, ma a pochi giorni dal 25 aprile è anche un impegno, in difesa dei diritti umani e della loro dignità, sempre e comunque. E’, poi, un gesto di fratellanza verso la comunità argentina presente nel Fermano, cui ci legano rapporti profondi ed origini comuni”.

Sono stati organizzati anche due eventi correlati alla mostra: sabato 30 aprile, alle ore 11, si terrà un incontro con gli studenti presso il Liceo Scientifico Statale T.C. Onesti di Fermo, in cui verrà proiettato “Noi che siamo ancora vive” di Daniele Cini. Il film documenta sia lo strazio delle madri che hanno sperato di rivedere almeno i corpi dei loro figli e di vedere giudicati i loro carnefici, sia il grande vincolo di solidarietà nato fra chi ha avuto un destino simile, oltre al tormento dei sopravvissuti e l’impegno collettivo nella lotta per i diritti umani. Interverranno al dibattito Vera Vigevani, il fotografo Gustavo Germano e Walter Calamita, ex prigioniero politico, rappresentante di 24marzo Onlus.

Per domenica 1 maggio è in programma a Cupra Marittima un pranzo a base di asado argentino, con Marina Mantecón Fumadó dell’Ambasciata Argentina in Italia e Alfredo Gender dell’Associazione Casa Argentina delle Marche.