I tagli operati a livello ministeriale al fondo FUS sono stati oggetto di un incontro tra l’Assessore provinciale alla Cultura, Giuseppe Buondonno, l’Assessore alla cultura del Comune di Porto Sant’Elpidio, Annalinda Pasquali e Marco Renzi, Direttore artistico di Eventi Culturali, l’impresa che da anni promuove il festival di teatro per ragazzi “I Teatri del Mondo”.

“Vogliono fare la festa al teatro”è lo slogan scelto per la giornata di protesta nazionale del teatro ragazzi italiano, fissata per domenica 27 marzo, in concomitanza con la Giornata mondiale del Teatro.

L’iniziativa è partita da Porto Sant’Elpidio per coinvolgere più di duecento realtà del teatro italiano per ragazzi, oltre all’ANCI nazionale e, naturalmente, la Provincia di Fermo.

Gli Assessori Buondonno e Pasquali hanno ribadito l’importanza che gli Enti Locali hanno da sempre avuto, per le associazioni e per i promotori culturali in genere, nel supportare le attività nei territori. I tagli apportati al FUS stanno determinando, a caduta, non solo la crisi di un intero comparto economico, ma anche e soprattutto l’impoverimento della vita sociale dei cittadini tutti, in particolare dei giovanissimi, privati delle opportunità didattiche, di crescita e di socializzazione offerte dal teatro per ragazzi.

Sono moltissime le iniziative analoghe a quella promossa da “Eventi Culturali”, organizzate in questi giorni nell’intero territorio nazionale da rappresentanti dei lavoratori dello spettacolo.

Di seguito, il comunicato che verrà letto prima dell’inizio dello spettacolo il prossimo 27 marzo.

 

Oggi, 27 Marzo è giorno di festa, non la mia, neanche la sua, di tutti noi qui e di tutti coloro che in questo momento si apprestano ad assistere ad uno spettacolo, è la festa del Teatro, meglio conosciuta come GIORNATA MONDIALE DEL TEATRO. E’ un giorno dunque importante, per gli autori che il teatro scrivono, per gli attori che lo recitano, per i tecnici che gli danno luce e suono, per gli scenografi che lo arricchiscono con le loro invenzioni, per i musicisti che ne svelano l’anima, per i costumisti che gli mettono addosso il vestito migliore e per i registi che tutte queste competenze debbono saper mettere insieme.

Ma è anche la vostra festa, quella del pubblico, che rende quest’arte ancora unica e straordinaria, perché il teatro vive e acquista senso solo quando ha un pubblico. Il più grande degli attori non è nulla se davanti non ha qualcuno che ascolta le sue storie, solo l’incontro di questi due sguardi rende la parola teatro piena di significato, senza uno dei due termini, il teatro, molto semplicemente non esisterebbe.

Grazie allora per essere con noi oggi.

Le compagnie che lavorano nel teatro per l’infanzia e la gioventù, meglio conosciuto come “teatro ragazzi”, hanno indetto, nell’ambito di questa festa, una giornata nazionale di protesta con lo scopo di farvi partecipi della difficile situazione che stanno vivendo.

Quasi tutti i settori produttivi attraversano un difficilissimo momento e molta gente ha perso il proprio posto, anche noi, lavoratori dello spettacolo, soffriamo per un restringimento globale delle opportunità, molte compagnie hanno licenziato, altre hanno chiuso, tutte sono in grandissima difficoltà. Patrimoni e saperi accumulati in anni e anni di mestiere rischiano di andare perduti. Da un lato il FUS, fondo unico per lo spettacolo, si assottiglia ogni anno di più e dicono che continuerà a farlo anche nel 2012 e nel 2013, quello che è stato uno strumento di sostegno al Teatro italiano si sta trasformando un insormontabile montagna di burocrazia tesa a scoraggiare chiunque fosse intenzionato ad avvicinarvisi.

Dall’altro i tagli dei trasferimenti statali hanno determinato una sensibile riduzione degli investimenti degli Enti Locali, così Regioni, Province e Comuni sono costretti a destinare sempre meno risorse alla cultura. Infine la riforma della Scuola, il taglio delle compresenze, la riduzione del corpo insegnante, con una forte riduzione delle uscite per attività extra scolastiche, si va di meno al Museo, al Teatro, ovunque.

Il risultato finale di questo assedio è la messa in discussione e la sopravvivenza stessa di un patrimonio nazionale enorme, quale quello che i teatranti hanno pazientemente creato nel corso degli anni.

Per questo oggi manifestiamo e vi chiediamo di esserci vicini, per poter continuare a regalarvi ancora momenti di socialità, di crescita e di divertimento intelligente.

 

INFO:

www.eventiculturali.org