La Provincia di Fermo, nell’ambito della giornata della trasparenza prevista dal programma Triennale per la trasparenza e legalità 2015/2017, ha patrocinato il convegno “Il ruolo della pubblica amministrazione nella promozione della legalità”. L’evento è stato organizzato dalla CGIL Camera del lavoro territoriale di Fermo, anche con il Patrocinio del Comune di Fermo, ha l’obiettivo di trattare un tema molto importante e di attualità.
Rispetto alla grave situazione del Paese, nella Provincia di Fermo si segnalano alcuni eventi che destano preoccupazione nell’opinione pubblica – ha affermato Maurizio Di Cosmo segretario Provinciale della CGIL di Fermo – per cui è necessario sensibilizzare un impegno di tutti per riaffermare la cultura e la prassi della legalità in ogni ambito a partire dalla Pubblica Amministrazione.
Questo convegno – ha proseguito Maurizio di Cosmo – è una prima iniziativa di contrasto alla illegalità ed è propedeutico alla realizzazione di uno “Sportello Legalità” dedicato al territorio di Fermo, in linea con quelle che sono le iniziative che la CGIL sta organizzando a livello nazionale.
La Provincia di Fermo è sempre stata sensibile a questo tema, tanto che nel 2014 si è dotata del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione – ha affermato il Presidente Fabrizio Cesetti - che contiene le misure da adottare per prevenire l’insorgere di fenomeni corruttivi che potrebbero verificarsi in particolari settori dell’attività amministrativa. La trasparenza, la sicurezza e la legalità dell’azione amministrativa della Pubblica Amministrazione, devono necessariamente contribuire a creare un clima favorevole al rilancio dell’economia e dell’immagine delle realtà territoriali.
Un esempio concreto e virtuoso che la Provincia di Fermo ha messo in campo – ha proseguito Cesetti – è stata la creazione, a partire dal 2012, della Stazione Unica Appaltante della Provincia di Fermo. Quella di Fermo è stata una delle prime Province d’Italia a dotarsi di questo strumento, che oggi vede l’adesione di oltre 50 Comuni (anche di altre Province) a supporto di tutte le procedure di gara delle Pubblica Amministrazione nel rispetto di quanto stabilito dal Codice dei Contratti. Le SUA sono configurate come centrali di committenza, finalizzate sia a ottimizzare le procedure che a contrastare più efficacemente i tentativi di infiltrazione mafiosa negli appalti, e posso constatare, nel corso di questi anni, che la Provincia di Fermo non ha avuto mai un ricorso verso le procedure di appalto a dimostrazione che la pubblica amministrazione è efficiente ed efficace con azioni concrete come queste al contrasto della illegalità.
Momenti di coralità istituzionale aperta ai cittadini come questo – ha affermato il Dr. Francesco Martino Viceprefetto della Prefettura di Fermo – sono necessari per diffondere la consapevolezza che l’azione della Pubblica Amministrazione è necessaria per preservare e assicurare la legalità del sistema pubblico. La Prefettura nella sua azione quotidiana mette in campo numerose iniziative per il contrasto dell’illegalità come l’accesso ai cantieri, il rapporto costante con le scuole per prevenire il bullismo e lo spaccio di stupefacenti in raccordo stretto con la Procura della Repubblica.
Iniziative come queste organizzate da un sindacato fortemente rappresentativo come la CGIL sono importanti – ha esordito con la sua Relazione il Procuratore della Repubblica di Fermo Dr. Domenico Seccia - perché oggi forse si parla troppo di legalità mentre si potrebbe fare molto di più per arginare uno dei problemi più grandi della nostra società.
Non è facile definire il concetto di legalità – ha affermato il Procuratore Seccia – che è la regola principale del sistema, la norma del vivere sociale fondata sul rispetto reciproco degli uomini, sul senso di giustizia e di responsabilità, è il cuore del patto sociale, la promessa di tutti verso tutti che la nostra vita sia condotta secondo principi per cui non sempre il più forte avrà la meglio sul più debole. Questi principi sono contenuti nella carta fondamentale che è la Costituzione che mai come ora risulta essere tanto bistrattata.
La corruzione è il tradimento di quella promessa, di quel patto, è la decomposizione della legalità. La corruzione è problema che viene da lontano, è un problema culturale che nasce anche dalla scarsa fiducia che il cittadino ripone nello Stato e nelle Istituzioni. La corruzione è il vero cancro di questa società perché non da lavoro, non produce ricchezza ma fa arricchire solo chi la esercita. Altro aspetto che caratterizza l’illegalità – ha proseguito il Procuratore Dr. Seccia - è la corruzione della legge che si esercita tutte quelle volte in cui questa non vuole toccare i potentati economici. Oggi si stanno cedendo i pezzi della nostra dignità alla sovranità imprenditoriale. E la rassegnazione verso questo tipo di corruzione è sconcertante. E’ necessario contrapporre una capacità di resistenza del cittadino per far fronte a tutto questo, per favorire la rinascita dei valori della nostra Carta Costituzionale e il senso di rispetto dell’uno e dell’altro. Concludendo la sua relazione il Procuratore Dr. Seccia ha ribadito che occorre recuperare il valore della coerenza e recuperare il senso di fiducia necessari per realizzare un nuovo senso di appartenenza del cittadino allo Stato.
Altri interventi hanno affrontato aspetti particolare della problematica oggetto del convegno.