Internazionalizzazione, globalizzazione dei mercati, sistema moda, e-commerce: sono i temi principali affrontanti la scorsa settimana nel corso del convegno organizzato dalla Provincia di Fermo e dall'E.N.F.A.P. Marche. Presenti, all'interno della Sala Consiglio, numerosi giovani ed imprenditori del territorio.

“In questa fase storica - ha affermato il Presidente Fabrizio Cesetti - ci sono grandi difficoltà ma anche grandi opportunità. Una consiste nella capacità delle nostre imprese di penetrare nei mercati internazionali, dove ci sono fattori di crescita importanti. E' una sfida che dobbiamo cogliere e le nostre imprese devono essere pronte. Un elemento fondamentale è rappresentato dalla formazione ed in questo processo le Istituzioni pubbliche devono essere capaci di accompagnare tutti gli attori coinvolti. Come Provincia, insieme ad altre realtà socio-economiche, abbiamo messo in campo tante iniziative formative, favorendo anche le assunzioni dei giovani attraverso progettualità specifiche. Ed è proprio questa la strada da percorrere per creare le condizioni per una ripresa reale”.

“Quando parliamo di internazionalizzazione - ha rimarcato l'Assessore provinciale Rosanna Vittori - parliamo del presente e del futuro del nostro sistema economico. Credo sia arrivato il momento di correggere alcune cose, traendo da questa crisi una lezione. In questi anni, a livello nazionale, abbiamo creduto troppo poco nella formazione e dobbiamo assolutamente invertire la rotta. Serve, quindi, un impegno strategico nella formazione professionale. Altro errore da correggere è il forte individualismo che ha caratterizzato questo territorio e non solo. Ma quando davanti a noi c'è il mondo bisogna fare sistema, mettersi insieme, uscire da visioni limitate. Sono convinta che quest’ultima chiamata sia quella buona e che possiamo andare nella giusta direzione. Mano e intelletto sono due facce della stessa medaglia e noi, per il mondo, siamo qualità, siamo eccellenza: è arrivato il momento di esserne consapevoli”.

“Questo è un incontro importante - ha sottolineato il Dirigente Gianni Della Casa - perchè va a chiudere un lavoro degli uffici durato circa 3 anni. Dal 2011 abbiamo avuto 7.700 lavoratori ammessi alla cassa integrazione in deroga, appartenenti a circa 1.600 piccole imprese con un organico inferiore ai 15 dipendenti. Numeri stratosferici, ma se non ci fosse stato questo strumento la maggior di queste aziende avrebbero chiuso. La nostra, in sostanza, è stata un'azione difensiva e di salvaguardia del know how dei lavoratori e delle stesse imprese. Abbiamo sviluppato oltre 40.000 ore di formazione professionale, affidate a 7 Enti dislocati nel territorio attraverso una regolare procedura. Nel fare il capitolato di gara avevamo chiesto, a conclusione dell'attività formativa conclusasi nell'ottobre 2013, di darci un contributo di riflessione sull'esito di questi corsi. Perchè il tema dell'internazionalizzazione si sposa perfettamente con il futuro di quelle 1.600 imprese che abbiamo difeso e che hanno il diritto di rafforzarsi e di andare avanti sul mercato”.

Analizzando i dati del Programma Fermo, emerge l'erogazione di misure di accompagnamento a 667 utenti sui 688 assegnati dalla Provincia all'E.N.F.A.P. Marche. Complessivamente, l'attività ha avuto 2.168 ore di formazione in aula (con 34.750 ore di corso allievo ed il coinvolgimento di oltre 500 utenti) e 552 di formazione a distanza (17.036 ore di corso allievo).

Prevalenti, tra i corsisti, le fasce di età tra i 46-55 anni (35%) e tra i 36-45 (25%), seguite da 26-35 (17%) e 56-65 (16%).

Per quanto concerne la formazione in aula, un lavoro importante è stato fatto in materie come informatica, conoscenza della lingua inglese, comunicazione e sicurezza, oltre ad attività specifiche del settore moda quali orlatura, taglio e montaggio. Al termine della formazione, l'89% degli utenti coinvolti è stato ricollocato nelle aziende.

Grande interesse hanno suscitato le relazioni programmate, incentrate sulla globalizzazione dei mercati, l'innovazione tecnologica e la situazione delle aziende marchigiane del distretto calzaturiero.

Intervento seguiti da un'interessante tavola rotonda, con approfondimenti sulla formazione legata all'e-commerce e sulla preparazione al marketing online, soprattutto da parte delle piccole imprese.

“Si è parlato di una nuova frontiera legata allo sviluppo tecnologico - ha concluso l’Assessore regionale Marco Luchetti - che ci fa capire come il mondo stia cambiando celermente e come si stia predisponendo una nuova piazza virtuale inerente la distribuzione. Un trasformazione profonda, che porterà ad avere nei prossimi anni modalità di scambio con una diversa dimensione. La realtà manifatturiera marchigiana è cresciuta secondo modalità tipiche che oggi non ci sono più. Per questo uno dei grandi problemi che abbiamo di fronte è: chi saranno i nuovi imprenditori? Su 100 attività aperte soltanto 15 mantengono la prosecuzione quando l'imprenditore cessa quell'attività: esiste un problema serio di salto generazionale. Indubbiamente, la nostra capacità imprenditoriale resta un elemento determinante, ma dobbiamo fare un grande salto di qualità. Il nostro mercato è il mondo e ci confronteremo con lui solo se saremo all'altezza di produrre beni recepibili da tutti. E qui abbiamo un grande vantaggio: il Made in Italy è il terzo brand mondiale, dopo la Coca Cola e la Visa. In tutto il mondo si cercano i nostri prodotti, ma non possiamo più aspettare. Le premesse per identificare le strategie per un nuovo sviluppo esistono. Adesso dobbiamo capire come lavorare in quella direzione. Ed un elemento che dobbiamo far lievitare è sicuramente il concetto formativo: creare, insomma, una condizione culturale che ci consenta di sviluppare formazione, perché questa deve diventare un elemento essenziale di sviluppo delle nostre aziende”.