Tre giorni di spettacolo in tre comuni dell’Unione Comuni della Valdaso, Montefiore, Moresco e Pedaso, segnano la conclusione del progetto “Per un Teatro in Comune”, realizzato dall’Unione Comuni della Valdaso con l’organizzazione di Eventi Culturali e la collaborazione di partners come le cooperative Capitani Coraggiosi e Millennium e l’associazione Piccoli Sogni.

Il progetto, iniziato a settembre 2012, è promosso e sostenuto dal Dipartimento della Gioventù, Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall’ANCI. Nel corso di dieci mesi sono stati avviati numerosi laboratori e workshop di creatività giovanile che hanno coinvolto decine di giovani dei comuni della Valdaso e hanno portato ad un evento spettacolo finale.

Il principale laboratorio è stato quello di teatro ed avviamento all’espressione, che ha fatto da traino a tutti gli altri per il lavoro conclusivo: si sono svolti laboratori sull’espressione corporea, sulle tecniche e la produzione di video, su costumi ed oggetti, sulla pittura, sulla danza popolare, tutti tenuti da professionisti esperti e tutti finalizzati all’evento finale.

Oltre ai laboratori sono stati avviati dei workshop intensivi di 3 giorni sul clown e sulla scrittura creativa ed è stata organizzata la presentazione del libro di Cesare Catà “Tra i monti Sibillini, l’Irlanda e la Terra di Mezzo”.

L’evento conclusivo, una sorta di performance/spettacolo con danze e videoproiezioni, ha per titolo “Miti, leggende e storie della nostra terra” e ripropone alcune leggende piccole e grandi, legate al nostro territorio sempre fertile di racconti fantastici.

Venerdì 21 giugno alle ore 21.15 verrà rappresentato presso il Polo Museale di San Francesco a Montefiore dell’Aso, sabato 22 nella splendida Piazza Castello di Moresco, domenica 23 presso il Platano Verde di Pedaso.

I laboratori hanno visto come docenti Marco Cruciani e Stefano Teodori (tecniche video), Viviana Pascucci (pittura), Stefano Leva (movimento), Oberdan Cesanelli (avviamento all’espressione), Valentina Ardelli (costumi ed oggetti), Roberto Lucanero e Marco Meo (danze popolari), Gianluigi Capone (clown), Giacomo Zito (scrittura creativa).