Pubblichiamo la lettera del Presidente Fabrizio Cesetti inviata al Ministro dell'Interno Angelino Alfano in riferimento ai problemi di ordine pubblico riscontrati nel territorio fermano ed alla penetrazione di organizzazioni criminali.

 

Signor Ministro,

questa mia fa seguito ad un’altra lettera dell’8 marzo 2012 al precedente Ministro dell’Interno On. Annamaria Cancellieri ed al successivo incontro del 9 maggio dello stesso anno, svolto presso codesto Ministero con il Prefetto Dott. Cardellicchio.

Come già rilevavo in quelle occasioni, vi sono ragioni fondate di estrema preoccupazione relative allo stato dell’ordine pubblico ed alla penetrazione di organizzazioni criminali nel territorio della Provincia di Fermo; un’area che, pur rimanendo relativamente ricca rispetto ad altre realtà del paese, attraversa una profonda crisi economica ed occupazionale nei settori tradizionali – calzatura e agricoltura – e che, solitamente tranquilla, non ha mai dovuto confrontarsi con fenomeni di questa natura. Si tratta di episodi inquietanti e ripetuti lungo la costa (incendi di stabilimenti balneari e ristoranti, di un cinema; intimidazioni e richieste di estorsione ad esercizi commerciali). Come rilevai allora, unitamente ad una presenza massiccia di prostituzione e diffusione di sostanze stupefacenti, erano, appunto, segnali non occasionali di infiltrazioni della criminalità organizzata nel nostro territorio.

Questi allarmi trovano oggi un esplicito riscontro anche nelle affermazioni del Prefetto di Fermo e dei rappresentanti delle forze dell’ordine, secondo quanto emerge dal recente incontro del coordinamento interforze della Prefettura.

Pertanto, è assolutamente urgente che il territorio della Provincia di Fermo venga dotato di una autonoma Questura, in grado di rafforzare la presenza ed il coordinamento delle forze dell’ordine, che già, ovviamente, svolgono un lavoro egregio e, limitatamente ai mezzi ed agli uomini a disposizione, efficace.

E’ evidente che non si tratta, neanche lontanamente, di una rivendicazione localistica, ma di una richiesta fondata su precise esigenze di presidio di un territorio con antiche radici democratiche, civili e di laboriosa intraprendenza, che va difeso dall’aggressione, ormai palese, di poteri criminali.

Tale difesa è, tra l’altro, parte integrante dell’impegno comune delle diverse Istituzioni della Repubblica per fare fronte alla difficile situazione economica, morale ed istituzionale che il nostro Paese sta attraversando; garantire tutti gli strumenti, a cominciare dalla Questura, per tutelare il territorio del più importante distretto calzaturiero d’Europa, non ha solo un rilievo - certo non secondario - di difesa della legalità democratica, ma anche di salvaguardia di un tessuto economico e sociale strategico sia negli equilibri dell’intera Regione Marche che sul piano della competizione internazionale.

Sono fiducioso, Signor Ministro, nella Sua attenta sensibilità e mi metto a disposizione per ogni eventuale, ulteriore informazione e confronto anche con i Suoi collaboratori.

La ringrazio per l’attenzione e colgo l’occasione per rivolgerLe i migliori auguri di buon lavoro.

I più distinti saluti.

Il Presidente

Fabrizio Cesetti