Una conferenza stampa di fine anno molto partecipata, alla quale hanno presenziato, oltre al Presidente Cesetti, anche gli Assessori Offidani, Buondonno, Marinangeli, Massucci, Vallesi ed i Dirigenti Babini e Della Casa.

L’incontro si è aperto con un articolato intervento del Presidente, che ha voluto rimarcare come sotto il profilo politico istituzionale il risultato più grande ottenuto sia stato quello di aver mantenuto l’autonomia.

Le Province hanno sconfitto il disegno del Governo ed un Parlamento incapace di opporsi ad un riordino ingiustificato se non da una spinta demagogica che proveniva dal Paese. Sappiamo bene che la questione rimane ma altrettanto bene siamo consapevoli che nessuno riuscirà a riaprire il discorso Province e a portarlo a termine se non verranno messe in discussione anche le altre istituzioni della Repubblica. Come abbiamo sempre dichiarato, vogliamo partecipare al processo riformatore del nostro Paese che però non prenda come capo espiatorio le sole Province”.

Altro risultato politico di grande valenza è stata la compattezza del territorio. “Abbiamo dimostrato una straordinaria maturità, in tutte le componenti, dai Sindaci alle associazioni di categoria, fino ai cittadini. Resta comunque aperta la ferita ingiustificata inferta dalla Regione Marche, una ferita che va ricomposta con un percorso inverso e contrario da parte della stessa Regione”.

Mai come quest’anno, ha voluto sottolineare Cesetti, c’è stata un attacco così forte nei confronti delle Province. “Il 25 ottobre scorso ci siamo ritrovati a dover recuperare, a bilancio approvato, 1.369.000 euro sulla spesa corrente. Il Governo ha fatto tagli alle Provincie sei volte superiori rispetto a quelli per i Comuni. Ma nonostante tutto questo, nonostante le difficoltà legate a tagli devastanti che hanno messo in discussione la stessa possibilità di andare avanti, noi non abbiamo alzato le mani, anzi, abbiamo chiuso l’assestamento in ordine e siamo riusciti a resistere. Perché l’Istituzione Provincia serve al Paese”.

Definita anche tutta la questione legata all’alluvione del 2011. “Finalmente è arrivato il finanziamento del Governo, anche se parziale, e c’è stato il contributo della Regione Marche, molto parziale rispetto agli impegni assunti con questo territorio, vale a dire tenere indenne la Provincia e coprire tutte le spese. Invece, ci è stata riconosciuta una copertura finanziaria pari al 71,70%. E così la Provincia di Fermo, sebbene sia stata la più colpita, è stata trattata come tutte le altre Province, sia dal Governo che dalla Regione. Io questo lo ritengo profondamente ingiusto. Ma nonostante tutto, venerdì scorso abbiamo ricevuto conferma che la Cassa Depositi e Prestiti ha accordato il mutuo da noi richiesto per coprire la differenza rispetto a lavori dichiarati tutti ammissibili dal Commissario di Governo. Oggi, quindi, siamo in grado di coprire il 100% di quell’impegno che ha messo in sicurezza il territorio e che ha avuto un collaudo sul campo il 14 settembre scorso, con una quantità di pioggia superiore a quella del marzo 2011. Alle imprese abbiamo già anticipato 7,4 milioni di euro e all’inizio di gennaio pagheremo, dopo aver ricevuto la quota della Regione relativa alle accise sul carburante, circa 1,6 milioni di euro. Resto un fatto: abbiamo bisogno delle risorse per ordinaria manutenzione, che ci spettano di diritto avendo noi funzioni delegate”.

Il Presidente, supportato anche dagli interventi degli Assessori, ha elencato alcune delle numerose attività che hanno caratterizzato il 2012 della Provincia, a partire dagli oltre 14 milioni di euro di pagamenti per spese in conto capitale, passando per gli ingenti investimenti nella formazione professionale e nelle politiche attive per il lavoro, nell’edilizia scolastica e nel patrimonio, nella viabilità e nelle infrastrutture, nel settore Genio Civile e nella cultura.

Altro impegno assunto era il Piano Territoriale di Coordinamento, che è stato ultimato che verrà approvato entro il mese di gennaio. All’interno ci sarà un atlante sul consumo di suolo, un elemento innovativo per un Ente di area vasta. La filosofia di questo Piano, quindi, sarà quella del consumo di territorio zero. Poi approvato il Piano Faunistico provinciale ed è pronto anche quello della Protezione Civile provinciale”.

Importante anche il ruolo svolto dalla Provincia di Fermo per la realizzazione del nuovo ospedale di rete. “Abbiamo già approvato in Giunta la variante urbanistica e siamo pronti alla sottoscrizione di un accordo di programma per la cessione gratuita delle aree di nostra pertinenza, oltre a farci carico di responsabilità di progettazione ed in parte di realizzazione per la grande viabilità di raccordo, ovviamente da sottoporre al Consiglio provinciale. Da una parte non vogliamo dare alibi a nessuno, dall’altra si sappia che questa Provincia, pur non avendo competenze specifiche in materia di sanità, vuole fare la sua parte”.

Altro passaggio cruciale è stato quello inerente la Powercrop e l’ipotesi di realizzazione di una centrale a biomasse a Campiglione. “I nostri uffici hanno fatto la loro parte, sempre in piena autonomia, con un Valutazione di Impatto Ambientale che si è conclusa in modo negativo per l’azienda proponente. Il Tar ha chiesto di riesaminare alcuni punti e questa procedura si concluderà entro il mese di gennaio. Ho la massima fiducia sia nell'operato degli uffici provinciali, sia nel controllo giurisdizionale del giudice amministrativo”.

Nel 2012 la Provincia ha anche attivato la Stazione Unica Appaltante provinciale per gestire gli appalti dei Comuni, con 17 Amministrazioni che hanno dato una preadesione e 9 che hanno aderito in via definitiva, a dimostrazione del proficuo rapporto di collaborazione avviato con tutti gli Enti locali del territorio.

Ad una domanda sulla delibera approvata dal Consiglio regionale sul riordino delle Province, Cesetti ha ribadito come la richiesta della Provincia di Fermo e di tutto il Fermano sia quella di revocare l’atto, a prescindere dal processo di riordino. “I nostri consiglieri regionali potrebbero proporla ma se non lo faranno ci comporteremo di conseguenza. Per quanto ci riguarda, come Provincia resta il ricorso al Tar che abbiamo avanzato sia nei confronti di quella delibera che verso quella del Cal. Colgo l’occasione per ricordare il Cavalier Luigi Vitali, che è rimasto con noi fino all’ultimo: un uomo che ci ha insegnato a combattere e ci ha dato anche fiducia. La nostra vittoria la dedico a lui”.