È stata inaugurata venerdì 20 luglio, nei locali al piano terra di Villa Vitali di Fermo, la mostra di Ciro Maddaluno “La sensibilità della forma” (SCARICA IL MANIFESTO).

Gli Enti promotori sono la Provincia di Fermo, i Comuni di Fermo, Monte Vidon Corrado e Porto Sant’Elpidio, la Fondazione Progetto Città & Cultura, la Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo, la Pro Loco di Porto Sant’Elpidio, Solgas, Brosway e Arredamenti Maurizi.

Si tratta della prima delle tre esposizioni dell’artista, napoletano d’origine, ciascuna dedicata ad uno dei generi o temi della tradizione artistica rivisitati:

- a Fermo, dal 20 luglio al 12 agosto, è esposta per la prima volta l’installazione “Le bagnanti”, ispirata a Cèzanne e dedicata allo studio del rapporto tra il corpo umano e la natura, al concetto di luogo dell’opera inteso come “altrove”;

- a Monte Vidon Corrado, dal 4 agosto al 2 settembre presso il Centro Studi Osvaldo Licini, il tema approfondito sarà “Il paesaggio”, inteso non come luogo naturale ma mentale;

- la terza ed ultima esposizione, che si terrà dal 15 al 29 settembre presso Villa Barrucchello di Porto Sant’Elpidio è dedicata al “Ritratto”, un’ampia riflessione sul mutamento dell’estetica artistica nel tempo, dalla mimesi greca alla rappresentazione prospettica rinascimentale, all’astrazione novecentesca.

“Sono contenta che sia proprio la sede di Villa Vitali a partire con questa mostra - ha dichiarato nel corso della conferenza stampa di presentazione il Sindaco Nella Brambatti - e penso che sia importante avere anche una panoramica generale che ci consentirà, attraverso le tre sedi espositive, di poter avere un’idea del percorso dell’artista e del concetto della sua arte”.

“Ritengo che la cornice di Villa Vitali - ha affermato l’Assessore provinciale alla Cultura Giuseppe Buondonno - sia sempre suggestiva. Colgo l’occasione per ringraziare il Sindaco, per la capacità e la concretezza dimostrati nel trasformare e rendere migliore questo spazio espositivo, e naturalmente Ciro Maddaluno che, con dedizione e fatica, ha lavorato all’allestimento di una mostra valorizzata dal luogo e dai suoi curatori (Daniela Simoni e Nunzio Giustozzi) e che sarà, per tanti, un modo per scoprire l’energia intellettuale ed artistica di questo grande artista”.

“Una mostra non itinerante ma articolata - hanno spiegato i curatori Simoni e Giustozzi - legata al concetto di ‘territorialità’ e attraverso la quale Maddaluno vuole rendere omaggio al territorio fermano, che lo ospita da circa trent’anni. L’arte per Ciro è un’esperienza totalizzante, che coincide con il suo essere nel mondo. Nella realizzazione dei suoi lavori si è sempre ispirato ad artisti di fama mondiale come Cèzanne e Matisse: il filo conduttore che lega tutti i suoi lavori è la ‘sensibilità della forma’, dal titolo della mostra, come esito di una intensa e profonda elaborazione del dato reale”.

Un’antologica, dunque, che documenta cinque decenni di attività artistica caratterizzata da una grande capacità di comprendere a fondo la contemporaneità e di anticipare i tempi.