Pubblichiamo la lettera inviata giovedì 19 luglio dal Presidente Fabrizio Cesetti al Presidente dell’UPI Giuseppe Castiglione sull’incostituzionalità dell’art. 17 D.L. 95/2012, inoltrata anche a tutti i Presidenti delle Province italiane.
Caro Giuseppe,
non comprendo per quale motivo tu non abbia “gridato” con forza l’incostituzionalità dell’art. 17 D.L. 95/2012, attesa l’evidente e macroscopica violazione quanto meno degli artt. 5, 114 e 133 della Costituzione, anche per essere coerente e conseguente sia con l’atto di intervento in giudizio dinanzi alla Corte Costituzionale - la cui udienza è fissata per il 6/11/2012 - e sia con la Tua relazione alla Assemblea Nazionale delle Province quando hai affermato che era necessario seguire “un percorso che non può che essere coerente con le norme costituzionali”.
Auspico che Tu voglia rimediare e far sentire in tal senso la tua autorevole voce, come giustamente hai fatto per quanto riguarda i tagli sui bilanci delle Province.
Per quel che mi riguarda, ho avuto modo di rappresentare ed argomentare il mio personale dissenso, per l’evidente violazione della Costituzione, direttamente al Ministro Patroni Griffi che mi ha cortesemente ricevuto.
E’ anche questa l’occasione per ribadire, con determinazione ed orgoglio, quella pari dignità con le altre Istituzioni della Repubblica che la Costituzione riconosce all’Istituzione Provincia che noi abbiamo l’onore di rappresentare per diretta investitura del “Popolo sovrano”.
Sento, inoltre, il dovere di evidenziarTi che all’autore degli emendamenti UPI all’art. 17 comma 3 del DDL AS 3396, quando afferma “secondo le indicazioni contenute nell’art. 133 della Costituzione”, evidentemente è “sfuggito” che detta disposizione subordina il tutto alla “iniziativa dei Comuni” che non può essere sostituita dai Consigli regionali della autonomie locali. Ovviamente sul punto mi astengo da ogni commento che lascio alla Tua valutazione ed a quella degli altri colleghi.
Con stima e affetto.
Fabrizio Cesetti
