La Provincia di Fermo e le segreterie sindacali di CGIL, CISL e UIL, SPI, FNP e UILP hanno firmato un Protocollo d’Intesa che sarà parte integrante del bilancio preventivo per l’anno 2012 e per il triennale 2012/2014.

All’incontro hanno preso parte il Presidente della Provincia Fabrizio Cesetti, l’Assessore alle Politiche del Lavoro Renato Vallesi, Maurizio Di Cosmo per la CGIL, Guglielmo Malaspina per lo SPI, Alfonso Cifani per la CISL, Nadia Iommi e Giulio Grazioni per la FNP e Giuseppe Pacetti per la UIL.

“Abbiamo deciso di convocare questa conferenza stampa - ha affermato il Presidente della Provincia Fabrizio Cesetti - con contestuale firma del protocollo d’intesa tra la Provincia stessa e le organizzazioni sindacali perché riteniamo che la divulgazione dell’accordo sia un fatto molto importante, affinché l’intero territorio sappia che c’è la massima attenzione per tutte le problematiche da parte dell’Istituzione Provincia e delle associazioni sindacali. In questo momento di forte crisi, non solo economica ma anche occupazionale, con ricadute sulla questione sociale, sulla sicurezza, sulla fiducia nelle classe dirigente e soprattutto sulle categorie più deboli, vogliamo dire ai cittadini che siamo presenti, che siamo consapevoli delle difficoltà e che faremo tutto il possibile per cercare di sostenere il territorio”.

Tra gli obiettivi principali dell’accordo vi è innanzitutto quello di istituire un Tavolo permanente di confronto, promosso e coordinato dal Presidente della Provincia, che si riunirà periodicamente per affrontare le principali problematiche riguardanti il sistema economico locale, lo sviluppo del mercato del lavoro e delle piccole e medie imprese. Un tavolo che coinvolge le organizzazioni sindacali, la Camera di Commercio ed i sistemi del credito e dell’istruzione, che dovrà essere lo strumento attraverso il quale si andranno ad analizzare i problemi e ad avanzare proposte che vedano l’impegno di tutti i soggetti coinvolti.

“Altri punti cardine significativi di questo protocollo - ha proseguito Cesetti - sono: l’istituzione, congiuntamente con gli Ambiti Territoriali Sociali, di un Osservatorio per le politiche sociali al fine di ottimizzare gli interventi e le azioni degli enti e del mondo del volontariato, anche allo scopo di monitorare e di valorizzare le azioni a favore dell’assistenza all’infanzia, di contrasto alla violenza sulle donne ed allo sfruttamento della prostituzione e, più in generale, al sostegno delle categorie più deboli (pensionati e disabili); la creazione, insieme ai Comuni e agli Ambiti Territoriali  Sociali, di un “Fondo straordinario anticrisi” per contrastare il disagio delle persone e delle famiglie che si trovano in condizioni di difficoltà (con primo stanziamento di circa 150.000 euro per garantire una sorta di reddito minimo da attuarsi attraverso le risorse del Fondo Sociale Europeo, previa approvazione della Regione Marche); spronare ed incoraggiare i 40 Comuni affinché aderiscano alla Stazione Unica Appaltante promossa recentemente dalla Provincia stessa, al fine di favorire una riforma locale del sistema degli appalti pubblici con l’obiettivo di qualificare la spesa pubblica, superare il criterio del “massimo ribasso” a favore dell’”offerta economicamente più vantaggiosa e per garantire la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro”; sostenere, attraverso promozione di intese con l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza per la lotta all’evasione fiscale e contributiva, nonché al contrasto del lavoro nero e sommerso, fornendo ogni possibile forma di supporto alla Prefettura e alle forze dell’Ordine”.

“Come organizzazioni sindacali - ha sottolineato Maurizio Di Cosmo della CGIL - abbiamo una visione generale degli interessi. Al di là delle competenze della Provincia, crediamo che tutte le parti, quindi sia le organizzazioni sindacali che le organizzazioni di categoria, debbano impegnarsi affinché la Provincia stessa assuma questo ruolo di coordinamento politico e promuova la voce unitaria del territorio che non deve fare del bene solo al suo interno ma deve riuscire anche a far capire all’esterno quali sono le esigenze principali”.