Un incontro con l’Associazione Famiglie Numerose proficuo e ricco di spunti di riflessione. E’ soddisfatto l’Assessore provinciale alle Politiche per la Famiglia Adolfo Marinangeli per l’esito del confronto con una realtà di grande importanza, che conta oltre 180 famiglie nel solo territorio fermano con circa 900 iscritti.

“Con il coordinatore provinciale Samuele Marinozzi e con il delegato Loris Pomioli - afferma l’Assessore Marinangeli - abbiamo discusso delle varie problematiche che, in questo momento di grave crisi economica, stanno aggredendo le famiglie, in particolare quelle con più di tre figli. Queste ultime, voglio ribadirlo, sono per l’Amministrazione provinciale di Fermo una ricchezza nell’ambito del tessuto sociale e non possono assolutamente essere considerato un problema. Per questo riteniamo che vadano trovate e sviluppate politiche economiche capaci di sostenere ed incentivare la crescita armonica di famiglie numerose, così come di sorreggere la formazione di giovani coppie”.

Argomento di estrema rilevanza è risultato essere quello della proposta di introduzione del quoziente familiare, una ipotesi che dovrebbe tradursi in un intervento qualificante dell’attività amministrativa della Provincia di Fermo.

“L’Associazione ha fatto notare quanto sia iniqua l’attuale legislazione che, trascurando la realtà familiare, non si adopera a favore della sua tutela. Prendiamo ad esempio una famiglia con otto figli, a cui vanno aggiunti padre e madre: i suoi componenti pagano l’acqua mediamente 1,78 euro a metro cubo contro lo 0,87 di una famiglia di due persone. Questo avviene nonostante i componenti della famiglia numerosa consumino 10 litri d’acqua in meno al giorno. A fronte, quindi, di un consumo pro capite minore, questi nuclei familiari si trovano in estrema difficoltà nella gestione del bilancio familiare.

Un impegno della Provincia di Fermo sarà, tra l’altro, quello di intervenire sull’ATO5, affinché si rivedano le tariffe nel segno di una politica a favore delle famiglie numerose, cercando di tenere in considerazione un elemento oramai imprescindibile come, appunto, il quoziente familiare”.