Due comunicazioni inerenti la gestione e lo smaltimento dei rifiuti sono state inoltrate a firma congiunta dal Presidente Fabrizio Cesetti e dall’Assessore all’Ambiente Renato Vallesi.

Nella prima, indirizzata ai Sindaci e alle associazioni ambientaliste del territorio provinciale, si evidenzia da un lato come quello della raccolta differenziata sia un percorso economico sostenibile, dall’altro l’inaccettabilità del conferimento in discarica del rifiuto indifferenziato sia sotto il profilo ambientale che economico. Necessari, quindi, modelli di raccolta differenziata capaci di favorire comportamenti virtuosi. Sotto questo profilo, la Provincia di Fermo promuove quindi l’eco-cittadinanza come valori, atteggiamenti, comportamenti, scelte d’acquisto e possibili azioni, attraverso:

• il rafforzamento del dialogo con i propri cittadini ed il sostegno agli Enti Locali;

• la valorizzazione del piano provinciale dei rifiuti per far diventare la raccolta differenziata un dovere e non solo un’azione;

• il sostegno ai Comuni nel rafforzare ed estendere la rete dei Centri di Raccolta Comunale (che svolgono anche un’adeguata funzione per il sistema RAEE - rifiuti elettrici ed elettronici).

Inoltre, la stessa Provincia si impegna a sostenere le Amministrazioni comunali nella loro attività di educazione ambientale, sensibilizzazione, orientamento e comunicazione ai cittadini.

La seconda missiva, indirizzata ai Sindaci, riguarda lo smaltimento di rifiuti speciali assimilati agli urbani e l’incentivazione della raccolta differenziata.

Cesetti e Vallesi evidenziano come sia necessario ridurre al minimo la quantità dei rifiuti speciali non pericolosi da assimilare agli urbani, considerato che tale quota incide negativamente sul calcolo della percentuale di raccolta differenziata di ciascun Comune.

“In questo senso - spiegano - è opportuno stimolare le attività produttive ad effettuare operazioni di riciclaggio, riutilizzo e recupero, limitando loro la possibilità di conferire direttamente, e senza alcuna differenziazione, i propri rifiuti speciali (ancorché assimilabili) nel sistema di raccolta della nettezza urbana, ponendo in atto, nel contempo, modalità di controllo per impedire che si verifichino smaltimenti abusivi di rifiuti speciali nei cassonetti adibiti alla raccolta del servizio di nettezza urbana”.

La media provinciale di raccolta differenziata - che salvo qualche eccezione si attesta soltanto al 33,41% - richiede quindi una rivalutazione dei rispettivi regolamenti comunali, limitando al massimo l’assimilabilità dei rifiuti speciali ai rifiuti urbani.

Fondamentale, inoltre, l’ottimizzazione del sistema della raccolta differenziata dei rifiuti urbani con azioni volte a migliorare le prestazioni di intercettazione delle frazioni biodegradabili, tramite la valorizzazione della sostanza organica, allo scopo di ridurne il collocamento e lo smaltimento e favorirne il massimo recupero in termini di materia. Una raccolta differenziata "porta a porta" dei rifiuti urbani già nel 2010 incentivata dalla Provincia attraverso la destinazione di 170.000 Euro provenienti dall’Accordo Interprovinciale fra Fermo e Macerata per il conferimento dei rifiuti urbani di quest’ultima nelle discariche del territorio fermano.

“E’ intendimento di quest’Amministrazione Provinciale - concludono Cesetti e Vallesi - proseguire, anche per l’anno 2011, l’iniziativa di incentivazione dell’istituzione di nuovi servizi di raccolta e/o d’adeguamento di quelli già attivati nei piccoli Comuni, rispondenti ai principi della separazione ottimale delle frazioni biodegradabili per la produzione di compost di qualità, con l’assegnazione delle risorse conseguenti all’applicazione dell’accordo sopra richiamato accertate nell’anno in corso. A breve sarà emanato un apposito bando di partecipazione”.