Alla luce dei favorevoli dati turistici della stagione estiva appena conclusa, che ha visto la Provincia di Fermo incrementare sia le presenze del 5,2%, sia gli arrivi del 2,8% (periodo gennaio-agosto 2010), l’Assessore al Turismo della Provincia di Fermo, Guglielmo Massucci, si interroga su come la proposta di istituzione del modotromo nell’area di San Marco alle Paludi, alle porte di Fermo, si possa coniugare con una politica turistica incentrata nel promuovere un territorio di qualità e delle qualità.

“In tale ottica stiamo lavorando per dare un’immagine di territorio indenne da situazioni critiche ed inquinanti – sottolinea Massucci – puntando anche su un’agricoltura salubre che possa quindi dare prodotti genuini. In questo, siamo stati anche aiutati dalla nostra storia recente che è scampata ad un’urbanizzazione selvaggia, conservando la sua integrità che oggi stiamo vendendo a livello turistico. Per tale ragione sono contrario all’inserimento in un polmone verde dell’entroterra fermano, quale quello dell’area di San Marco alle Paludi, di un motodromo che non potrà che deteriorare un suolo ed un’area ad alto valore paesaggistico, storico e naturalistico. E con esso l’immagine turistica che nel tempo abbiamo costruito e che stiamo veicolando, a quanto pare con buoni risultati. I dati positivi di questa stagione turistica lo dimostrano ed ancora di più se si sommano a quelli della passata stagione (+ 10% negli arrivi e + 4,6% nelle presenze) ove il dato fu in parte gonfiato dall’ospitalità fornita ai terremotati aquilani, quest’anno non influente. Dati importanti per il turismo fermano, che ci debbono far riflettere. Come d’altronde il rapporto costi/benefici dell’operazione i quali, a mio parere, tendono dalla parte del territorio. Alla lunga – volendo ragionare soltanto in termini economici – i posti di lavoro che può produrre il motodromo rispetto a quelli che il comparto turistico in quella zona può veicolare sono minori: basti pensare ad un paesaggio ben conservato sotto forma di turismo culturale, di agriturismo, di residenze qualificate in antichi borghi e casali, di agricoltura specializzata, ecc. Il turismo è un settore economico trainante per la nostra economia e nel futuro lo sarà sempre di più. E per fare turismo, per organizzare un prodotto turistico efficace non si può non partire dal territorio. E questo deve essere tutelato. Se una prestigiosa rivista americana ha inserito le Marche fra i paradisi terrestri del mondo lo ha fatto anche e soprattutto per la salubrità che il territorio in cui viviamo possiede e sprigiona, per l’ambiente ancora tutto sommato incontaminato dove poter vivere bene ed in salute”.