Come anticipato durante l'incontro di presentazione del progetto "La Via dei Farfensi", tenutosi lo scorso 15 ottobre presso la Sala Consiliare della Provincia di Fermo, il Teatro di Santa Vittoria in Matenano ospiterà sabato 30 ottobre 2010, a partire dalle ore 10.30, il seminario dal titolo "Sulle Orme dell'Abate Pietro: Le Terre Farfensi tra Passato e Futuro".

La mattinata verrà aperta dai saluti di Carlo Maria Pettinelli (Sindaco di Santa Vittoria in Matenano), Don Pietro Orazi (Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Fermo), Paolo Petrini (Vicepresidente della Regione Marche), Fabrizio Cesetti (Presidente della Provincia di Fermo) e Cesare Milani (Presidente della Comunità Montana dei Sibillini).

Il progetto “La Via dei Farfensi” verrà introdotto da Giampiero Funari (Delegato alla Cultura del Comune di Santa Vittoria in Matenano), Guglielmo Massucci (Assessore al Turismo e all’Agricoltura della Provincia di Fermo), Alessandro Spena (Presidente del GAL Fermano Leader) e Roberto Ferretti (Presidente di Agritur-Aso). In programma anche gli interventi di Tersilio Leggio (“L'Abbazia di Farfa tra Sabina e Piceno. Rapporti antichi e prospettive attuali”), Valter Laudadio (“I comuni di castello di origine farfense”), Carlo Verducci (“Aspetti dell'eredità culturale dei Farfensi”) e Luigi Rossi (“Dalla curtis farfense al podere mezzadrile”).

"Questo progetto - dichiara l’Assessore al Turismo Guglielmo Massucci - intende contribuire al recupero della storia, della cultura e della vita religiosa del Fermano, evitando in tal modo la dispersione di quel patrimonio di esperienza umana legato alla presenza dei Monaci Benedettini. Infatti, come nel Lazio, anche nel territorio marchigiano i Farfensi istituirono una vera e propria dominazione amministrativa ed economica, basata sul sistema della costruzione di monasteri equivalenti a vere e proprie unità produttive autonome, dotate quindi di chiese e celle, ma anche di orti, mulini, laboratori artigianali. E' necessario mettere in rete tale sistema, per creare un prodotto che possa incentivare il turismo religioso e culturale, in un'ottica di destagionalizzazione."