Con un investimento di circa 7,2 milioni di Euro provenienti da un trasferimento statale, la Regione Marche si prepara a redigere un piano di intervento prevalentemente incentrato su un’attività di cofinanziamento di interventi di edilizia agevolata.

Ne hanno discusso presso la Sala del Consiglio della Provincia di Fermo l’Assessore regionale all’Edilizia Residenziale Pubblica Antonio Canzian, insieme al Presidente Fabrizio Cesetti, all’Assessore provinciale Renzo Offidani, al funzionario regionale Nicola Sciulli, ai rappresentanti di circa 30 Comuni del territorio e al Presidente dell’ERAP di Fermo Fausto Franceschetti.

Nel ringraziare i presenti, Offidani ha sottolineato l’importanza di questa prima tappa dell’Assessore Canzian nel territorio regionale per studiare forme condivise per l’utilizzo delle risorse disponibili.

“Il problema della casa nel territorio è prioritario, con ampi risvolti sociali - ha proseguito lo stesso Offidani - Le famiglie, come le giovani coppie e gli anziani, hanno difficoltà a trovare appartamenti ed affitti equi. Come Istituzioni, dobbiamo dare una risposta ad una parte della popolazione attivando anche risorse private. E questo incontro è anche l’occasione per fare il punto sul fabbisogno abitativo della nostra Provincia”.

“Stiamo aspettando l’epilogo della manovra correttiva che il Governo sta per varare - ha ribadito l’Assessore Canzian -, una situazione che condiziona al momento gran parte delle previsioni e delle progettualità messe in campo. Mi impegno comunque a difendere tutte le risorse per le politiche abitative appostate nel Bilancio regionale. Il Piano Casa nazionale, varato nel 2009, introduceva una novità importante: chiamava infatti i privati a concorrere alla definizione di questo programma, considerando che la finanza pubblica non è più in grado di sostenere impegni di spesa importanti sulle politiche abitative. Sotto questo versante, quindi, risultano fondamentali gli strumenti indicati dallo stesso Piano Casa: la finanza di progetto e l’istituzione di fondi immobiliari”.

Dal Funzionario Sciulli, oltre alla necessità di una ricognizione del fabbisogno del territorio, sono state illustrate le linee guida per la definizione dei criteri di ripartizione delle risorse tra le cinque Province.

“Quello della casa – ha affermato il Presidente Cesetti – è un problema che riguarda molti cittadini, in particolare quella fascia intermedia non così ricca ma neanche così povera per rientrare nei parametri dell’edilizia pubblica. Si tratta di una fascia bisognosa di particolare attenzione da parte delle Istituzioni pubbliche. Questa è l’occasione per pensare e ripensare lo sviluppo del nostro territorio, privilegiando il recupero del patrimonio esistente ed evitare ulteriore consumo del suolo. E i Comuni, titolari della pianificazione urbanistica, devono tenerne conto. Come Ente di area vasta, la Provincia di Fermo saprà naturalmente essere vicina e collaborativa. C’è un grande lavoro da fare, coniugando il tutto con una corretta pratica edilizia, basata anche sull’impiego delle cosiddette energie rinnovabili”.

“Alcuni hanno riscoperto questa problematica come emergenza soltanto di recente – ha dichiarato il Presidente dell’ERAP Franceschetti – ma in realtà il problema della casa per certe categorie svantaggiate è sempre esistito, ed oggi è acuito dalla crisi. Da tre anni registriamo un aumento che va dal 30 al 40% delle domande per l’edilizia sovvenzionata, in alcuni Comuni addirittura del 50%. Inoltre si è accentuata anche la questione morosità. Purtroppo ci ritroviamo a discutere dei criteri di assegnazione delle risorse ma con una preoccupante incertezza sulle cifre da poter investire. Come ERAP, nonostante la progressiva diminuzione dei fondi, possiamo mettere in campo un progetto di alienazione degli immobili accoppiato con un piano di investimento”.

Numerosi gli interventi raccolti, tutta all’insegna di una piena condivisione degli obiettivi, in particolare sul coinvolgimento dei privati e sul recupero del patrimonio edilizio esistente. Maggiore attenzione è stata inoltre richiesta dai Sindaci dei piccoli Comuni, in un’ottica di riequilibrio del territorio e di riprogettazione dello sviluppo.

Nelle sue conclusioni, l’Assessore Canzian è ritornato sull’annoso problema dello spopolamento dei piccoli Comuni. “Si tratta di una questione strettamente connessa alla riduzione dell’offerta di servizi. Inoltre, con soli 7,2 milioni di Euro il nostro margine di manovra è assolutamente esiguo e, di fatto, siamo di fronte ad una misura capace di fronteggiare le esigenze più immediate”.

“A breve - ha ribadito Offidani - torneremo a riunirci con le Amministrazioni Comunali, l’ERAP e la Regione per definire nel dettaglio il piano di intervento che dovrà essere approvato entro l’inizio del mese di novembre”.