Una nota di prestigio la presenza della Provincia di Fermo alla Biblioteca Storica Nazionale dell’Agricoltura, per raccontare un territorio pronto a far emergere le sue migliori qualità. Una Provincia che si sta muovendo su più fronti organizzativi e promozionali di eccellenza, come cultura, turismo, agricoltura, ambiente e produzioni locali, elementi che danno l’immagine del tessuto socio-territoriale di questa piacevole terra.

L’incontro del 7 luglio a Roma sarà utile per evidenziare un progetto di grande rilevanza ed unico nel suo genere, Il Circuito delle Cucine Tipiche Locali intitolato “Chi Mangia La Foglia” (che include il Circuito delle Erbe Spontanee e degli Orti, ecc.), presieduto da Noris Rocchi e nato con l’obiettivo di riconoscere e valorizzare l’aspetto storico-culturale delle erbe cosiddette spontanee, del recupero delle antiche piante e storiche sementi, sotto un profilo botanico, officinale, nell’applicazione enogastronomica e della tradizione della cucina locale. Il tutto con il supporto sia dell’Accademia delle Erbe Spontanee, che si occupa della parte formativa alle scuole e della realizzazione di corsi di riconoscimento rivolti agli appassionati, sia con il contributo dell’Unione Cuochi di Chi Mangia la Foglia, impegnata nello studio organolettico degli elementi, dello sviluppo gastronomico, dell’organizzazione di corsi di cucina di conoscenza e di riconoscimento dei prodotti della terra. Inoltre, ampia attenzione viene data al recupero degli orti, al loro sviluppo dal punto di vista del servizio, dell’incontro e della gestione sociale, oltre che allo studio ed alla possibilità produttiva degli ortaggi cosiddetti stagionali.

Il progetto coinvolge numerose realtà comunali mettendo in rete ed a sistema operativo svariati comparti, in particolare quello agricolo con una produzione mirata, il recupero delle piante autoctone e sementi autoriproducenti, la vendita dei prodotti alle ristorazioni e consumatori locali, l’ampliamento del concetto di “Chilometro Zero” l’attenzione per il prodotto bio e l’opportunità di sviluppo di un reddito economico aggiuntivo.

Attraverso questa progettualità, viene incentivata la presenza turistica con pacchetti turistici sviluppati dagli stessi agriturismi sulla particolare tematica del mondo delle erbe e degli orti, con passeggiate per riconoscere e raccogliere le erbe spontanee, con incontri, convegni e corsi su tematiche che toccano aspetti nutrizionali, officinali, cosmetici, e del grande fascino esercitato nella memoria popolare delle curiosità, dei detti e aneddoti popolari.

Di rilievo il coinvolgimento e la messa a sistema dei ristoranti e agriturismi locali aderenti al circuito, dove si sviluppa un’economia indotta attraverso serate gastronomiche, guidate con menù a tema sulle erbe spontanee e sugli ortaggi di stagione, con abbinamento di vini locali e l’esclusivo servizio dell’acqua in brocca. Un’intensa attività di collaborazione fra produttori ristoratori, quindi, per uno sviluppo delle risorse agricole locali.

Appuntamento quindi nella Capitale, per la presentazione dell’edizione 2010 del volume “Le Donzellette Monsampietrine” e la proiezione del DVD “Il Circuito degli Orti”. Nell’ambito dell’iniziativa “Incontriamoci in Biblioteca”, a partire dalle ore 11 presso la Sala Cavour MiPAAF in via XX Settembre 20, interverranno Fabrizio Cesetti (Presidente della Provincia di Fermo), Giovanni Pietro Sanna (Direttore della Biblioteca Storica Nazionale dell’Agricoltura), Guglielmo Massucci (Assessore al Turismo e all’Agricoltura della Provincia di Fermo), Noris Rocchi (Presidente dell’Associazione “Chi Mangia la Foglia”) e Silvia Valori (Referente dell’Associazione B&B Gal Centro Italia), oltre ad un referente del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.

 

GUGLIELMO MASSUCCI (Assessore al Turismo e all’Agricoltura della Provincia di Fermo)

La valorizzazione delle tradizioni gastronomiche del territorio attraverso la riscoperta di antichi piatti e l’utilizzo di materie prime di qualità provenienti da coltivazioni ed allevamenti locali.

Il tutto intimamente collegato alla bellezza del nostro territorio.

Su queste basi ha preso vita il progetto “Circuito delle Cucine Tipiche Locali”, un caso esemplare di promozione turistica legato alla valorizzazione dei prodotti enogastronomici del territorio nostrano. Uno spaccato quindi di un territorio variegato nel quale tradizioni, cultura ed enogastronomia si intrecciano con la spensieratezza che lo stesso profonde. Da tale idea e da una ricerca condotta sulle erbe trovate, scaturita dall’associazione “Alvaro Valentini”, è nato il Circuito della Cucina delle Erbe Spontanee.

Oltre alla riscoperta delle erbe – una tradizione popolare che si tramanda da secoli, ma che rischia di scomparire senza una specifica iniziativa di conoscenza e diffusione della stessa – il progetto si pone l’obiettivo di valorizzare il territorio e rafforzare l’offerta turistica intercettando quel movimento sempre più numeroso di turisti alla ricerca di un turismo naturale, sostenibile e rispettoso dell’ambiente.

Obiettivi che la Provincia di Fermo condivide e vuole rafforzare nel tempo, ampliandone gli orizzonti.

In tale ottica, esemplare è stata l’organizzazione posta in essere dal Comune di Monte San Pietrangeli il quale, seguito dai Comuni di Petritoli, Montefiore dell’Aso, Smerillo Francavilla d’Ete, credendo nella riscoperta e nella conoscenza delle erbe selvatiche, nella valorizzazione di queste risorse naturali, nell’approfondimento delle peculiarità gastronomiche delle erbe, ha dato vita ad una serie di iniziative raccolte sotto nomi caratterizzanti “Erbagustando, le erbe del gusto e dei misteri, dei sapori e dei saperi ecc. ”, manifestazioni che si snodano ogni anno nel corso dei dodici mesi, che prevedono oltre al coinvolgimento delle attività produttive locali quello della ristorazione e dell’accoglienza agrituristica.

Inoltre anche appuntamenti enogastronomici, incontri, convegni, seminari di approfondimento, escursioni alla ricerca di erbe trovate. Un mix di attività che non possono che migliorare la valenza turistica di un territorio che vuole emergere e rendersi accattivante.

E questa pubblicazione vuole essere uno strumento utile per stimolare, approfondire la conoscenza delle attività legate alla ricerca e valorizzazione delle erbe, in tutte le sue sfaccettature: un vademecum indispensabile per ogni cultore di tali attività ma, nel contempo, un utile strumento di promozione dei territori interessati, sempre più meta di appassionati o semplici curiosi i quali, non bastando più la classica vacanza, vanno alla ricerca di un turismo più consapevole, a contatto con la natura e con i suoi frutti.

Non quindi un’operazione di promozione e valorizzazione di un prodotto enogastronomico, ma un’azione più complessa rispettosa dell’ambiente, delle tradizioni alimentari di una terra salubre, a connotazione rurale, e, non ultima, turistica.

 

GIUSEPPE BUONDONNO (Assessore alla Cultura della Provincia di Fermo)

Passione e sapienza, amore per l’ambiente, per il gusto e per la bellezza; sono questi gli ingredienti che danno sapore a “Chi mangia la foglia!”. Il lavoro di ricerca, promosso dal Comune di Monte San Pietrangeli, che ha permesso la nascita dell’Accademia delle Erbe Spontanee, ha tracciato un percorso originale e duraturo di conoscenza e riappropriazione delle tradizioni della civiltà agraria; ha legato studio e convivialità, creando occasioni di promozione culturale, territoriale e turistica.

Una bella canzone di un gruppo musicale pugliese dice, in sostanza: chi non rompe i rapporti con le proprie radici, rispetta anche quelle dei paesi lontani (o di chi, aggiungiamo noi, vive qui ma viene da lontano). Le radici, in questo caso in senso quasi letterale, costituiscono l'identità di un territorio, parlano di apertura, di curiosità della storia e del mondo.

Grazie all’impegno di Noris Rocchi, autore del presente volume, del Comune e della Pro-loco di Monte San Pietrangeli, dei docenti dell’Accademia, molti giovani di questo territorio, insieme a curiosi ed appassionati turisti in visita nel fermano, hanno avuto la possibilità di accedere alla conoscenza delle cosiddette “erbe trovate”, tesori delle nostre campagne, ancora pressoché incontaminate, alla ricerca di abitudini, sapori, pratiche che la modernità ha fatto dimenticare. E' una forma, saporita e intelligente, di “ecologia della mente”; una strategia di difesa dall'oblio della fretta nevrotica e della destoricizzazione propria di questa cattiva globalità, tutta presa dalle merci e disinteressata agli uomini.

Quelle risorse che, un tempo, costituivano la fonte di sostentamento per i mezzadri delle nostre colline, diventano oggi la base di proposte gastronomiche che gratificano il palato dei buongustai e di quanti, ormai abituati all’appiattimento dei sapori che caratterizza l’alimentazione contemporanea, si lasciano piacevolmente incuriosire dagli abbinamenti sorprendentemente raffinati della nostra tradizione contadina.

La Provincia di Fermo non può che apprezzare e sostenere il progetto “Chi mangia la foglia!”, considerando questa ricerca e l'attività divulgativa che la accompagna un patrimonio da tutelare. Congratulazioni a Noris Rocchi per la presente opera, di sicuro valore documentario, che costituisce una vera e propria guida per la scoperta di valori fra i più radicati della nostra cultura popolare e materiale.